giovedì 31 dicembre 2009

2009 quasi 2010

Le cose buone dell'ultimo giorno dell'anno sono che puoi dire robe qualunque, anche un po' banali e troppo sentimentali e non sembrare uno sciocco.
Allora penso che ne approfitterò anche questo ultimo dell'anno che io da piccola chiamavo capodanno e anche il giorno dopo era capodanno e c'ho messo anni per capire veramente il senso della parola.
Nel 2010 imparerò a suonare e cantare almeno una decina di canzoni con il mio ukulele rosso.
Farò tutto il corso Assimil Il Francese senza Sforzo.
Cercherò di fare sempre i miei esercizi d'inglese e d'imparare finalmente tutte le frasi idiomatiche e i verbi modali che sono nel frasario.
Nel 2010 ci saranno un sacco di treni e di spostamenti, cene con amici, domeniche di passeggiate, mattine con la cagna scema che dorme sul letto e nessuno sa quando sia salita, qualche giornata pigra in casa, città vecchie e nuove dove andare o tornare, libri da leggere, film da guardare e concerti dove ballare.
Tutto il resto arriverà più o meno da sé.
Come sempre.

©Pink Floyd - Wish You Were Here

mercoledì 30 dicembre 2009

La mia speranza per il futuro

E' mio padre che ieri ha scritto e inviato la prima e-mail della sua vita.

©Air - All I need

martedì 29 dicembre 2009

Oggi in tavola

Tartine di pane azzimo fatto in casa
Hummus di ceci
Pickles indiani al lime
Taralli
Olive verdi
Carote
Salsa di yogurt con aneto e semi di mostarda
Timballo di riso allo zafferano
Crema di funghi
Pollo alla birra
Verdure miste al forno
Mandarini cinesi
Panettone della pasticceria sotto la casa romana

lunedì 28 dicembre 2009

Paese in via di non sviluppo

Una cosa del Natale che non mi è piaciuta è stato arrivare a Roma e scoprire che dalle 13 alle 16 non sarebbe passato nessun mezzo pubblico perché era il giorno di Natale.
Dico, nel 2009, quasi 2010, in europa, in una capitale... niente metro e bus perché è il 25 dicembre?!
I turisti erano sconvolti.
Io pure.
Ho preso l'ultima metro appena in tempo per arrivare al pranzo di famiglia quasi in orario.
Non c'è niente da fare, nel bene e nel male, è sempre la provincia che ha la meglio su tutto il resto in questo paese.
Dopo la famiglia, ovviamente.

©Honolulu

domenica 27 dicembre 2009

Ancora per un po'

Ieri poi non ho potuto scrivere che c'è stato il pranzo di Santo Stefano a Roma e la cena di Santo Stefano a Bologna e alla fine di tutto ero un po' stanca.
Ho trascorso il Natale in due città. Ho fatto gli auguri e ho parlato con più di 45 persone di famiglia. Da noi le famiglie allargate vanno un sacco di moda. Praticamente l'abbiamo quasi lanciata noi, a casa mia, la moda delle famiglie che si allargano.
C'erano anche tre cani, due piccoli e uno scemo.
Quello scemo era la mia Cagna Scema che l'altra notte si è svegliata alle cinque del mattino e ha voluto giocare a palla fino alle sette.
Oggi pulizie della casa bolognese e in serata arrivo di amici che si fermeranno per la notte.
Poi il 29 arriverà anche Tommaso dalla Germania, ma ora è già in Italia dalla sua famiglia.
L'uno gennaio sarà la volta dei miei cugini e dei miei zii.
Quest'anno sarà Natale per un sacco di tempo ancora.
Il regalo più divertente che ho ricevuto è stata una tazza con un anello incorporato.

venerdì 25 dicembre 2009

Natale

Allora adesso è Natale.
Ci sono tante persone e tutti parlano.
A Roma ci sono venti gradi e ho camminato fino a casa dei miei nonni.
Il cielo era pieno di azzurro e rosa e un po' di grigio.
Così.

giovedì 24 dicembre 2009

Auguri!

Tra poco uscirò di casa per comprare del vino e dei fiori.
Sono un po' emozionata, è la mia prima Vigilia a Bologna.
Domani mattina si parte per Roma, ma oggi son qua.
Chissà come sono le persone in strada oggi a Bologna, a Roma il 24 dicembre sono tutti molto di corsa, tutti molto pieni di sacchetti, tutti molto vocianti.
Una cosa ho notato, gli italiani, all'estero li riconosci per il tono di voce che è sempre piuttosto alto, i romani dai bolognesi anche.
Festeggiare il Natale in due città sarà bello, ci saranno due volte i regali e non ci sarà tempo di avere a noia nessuna situazione.
Il 26 sarò di nuovo qui, neve, ghiaccio, treni e freddo permettendo.
L'immagine sopra s'ingrandisce cliccandoci sopra.
Si può salvare, stampare e ritaglire.
E' il mio regalo di Natale per i lettori del blog!

mercoledì 23 dicembre 2009

Dinosauri a Natale

Abbiamo ricominciato con gli esperimenti.
Ci siamo procurati un uovo di dinosauro e lo abbiamo messo in acqua, dopo un giorno il guscio si è rotto e ora il dinosauro sta crescendo.
Prima era color carne e ora sta diventando rosso.
Ci faceva impressione e ci siamo dovuti far coraggio per cambiare l'acqua e togliere i resti di guscio.
Finisce di crescere il 24, giusto in tempo per Natale!
Ha smesso di nevicare e ora c'è un sole bellissimo, dicono che arriverà anche lo scirocco.
Ho voglia di camminare al sole e sentire l'odore del ghiaccio che si scioglie.
Devo chiudere un lavoro il più velocemente possibile.

martedì 22 dicembre 2009

Bastoni da passeggio e cani obesi

C'è una signora molto anziana che abita da queste parti.
E' sempre vestita con molta cura e se ne va in giro con n cane vecchissimo e obeso.
Succede che la signora sembra molto distinta, ma se la incontri nella giornata sbagliata, quella in cui cerca di colpire i passanti con il suo bastone da passeggio, ti accorgi che forse c'è qualcosa che non la rende poi così distinta.
Ieri la signora era ferma in mezzo alla strada e cercava di colpire le auto e i passanti, inveiva e imprecava contro un signore che non si sa chi fosse, ma che era responsabile, a suo dire, della neve, del freddo e del ghiaccio.
Il cane obeso era lì, paziente.
Un po' guardava la sua padrona, un po' le auto, un po' i passanti.
Il cane obeso rimaneva fermo o si muoveva il minimo per evitare che le automobili lo investissero, poi tornava sempre al suo posto, tranquillo e serafico in attesa che tutto finisse e che si ritornasse a casa.
I cani sono capaci d'amare in modo smisurato.
Li ammiro molto.

©Elvis Presley-Blue Christmas

lunedì 21 dicembre 2009

E' solo un test

Avevo così tanto sonno questa mattina che quando è suonata la sveglia ho cominciato a sognare un signore molto distinto, di quelli che dicevano un tempo le previsioni del tempo, che mi diceva Non si preoccupi, questa non è la sua sveglia, stiam solo facendo un test. Dopo, quando è suonata la seconda sveglia, che ha un suono anche peggiore della prima, mi ha detto Tranquilla, è sempre il test, ci sono due sveglie.
Mi sarebbe piaciuto fidarmi di più e restare a dormire.
A colazione abbiamo scoperto che i biscotti bucaneve nascono dai fiori bucaneve.
Ne abbiamo cercati sul terrazzino e sul davanzale dall'altra parte della casa, ma niente, solo neve.
Credo che li abbiano mangiati i piccioni.
Oggi è lunedì, oggi si contano i piccioni.

domenica 20 dicembre 2009

Zucchero caramellato

Sono aggrovigliata su una sedia e aspetto che si possano chiudere le finestre.
Facciamo cambiare aria alle stanze con una strategia ben collaudata.
Prima gli studi e la stanza dove dormiamo e io mi rintano in cucina, e poi il contrario.
La neve ha un odore tipo quello del ghiaccio ma più terroso.
Non vuol dire niente, ma se penso a che odore ha la neve, credo di saperlo riconoscere.
Se devo dirlo invece niente, non so come fare.
Magari poi non è vero, la neve non ha odore e prende quello della città in cui cade.
Ogni città ha la sua neve e il suo odore.
La neve a Parigi odora di zucchero caramellato come la Metro?
Sarebbe meraviglioso ma l'inverno scorso non mi sembrava, comunque era un odore diverso da quello che sento ora entrare dalle finestre.

sabato 19 dicembre 2009

L'allegro chirurgo sotto la neve

Dicevano che sarebbero caduti venti centimetri di neve.
Come facevano a saperlo?
Anche quando dicono venti centimetri di acqua, come fanno a saperlo?
Come la misurano?
Hanno delle zone dedicate a questo, una specie di centri per il rilevamento della temperatura ma diversi?
Come dei catini giganti e graduati, dei beker per torte enormi?
Non ho visto nessuno che è venuto qui, per dire, in Via Mascarella, con un righello o un metro a misurare la neve.
In ogni modo ci sono sicuramente più di venti centimetri di neve.
Hanno sbagliato.
Anche il terrazzino che dà su un pozzo luce interno è pieno di neve.
Dopo uscirò a fare una passeggiata.
Ho capito che i problemi allo stomaco non erano dovuti al the o al freddo.
Credo che mi sia venuta la gastrite oppure l'ulcera oppure l'esofagite (ma forse quella viene con dei dolori più alti).
Magari sto diventando ipocondriaca.
Sì, è questo.
Non ho veramente mal di stomaco, devo convincermi di questo.
Ho solo le farfalle nella pancia come il paziente dell'allegro chirurgo.
Chiamatemelo al telefono!

venerdì 18 dicembre 2009

The

Forse il the di ieri non mi ha fatto bene.
Se penso al the o alla zucca mi viene la nausea.
Forse è stata solo colpa del freddo, ma il mio stomaco non sta niente bene oggi.
Sono sicura, è per via del the oleoso.
Io sono una mammoletta, il the oleoso è roba da veri uomini.
Mi sono ricordata il nome del the, Kichik.
Mi ero sbagliata, non c'entra nulla con il Chile o il Sud America si tratta di un the dell'Azerbaijan.
Però sono confusa ora, non so se veramente in Azerbaijan si produce il the.

giovedì 17 dicembre 2009

Nuku hyvin!

A Bologna c'era un sacco di neve questa mattina presto.
A Firenze niente neve ma tantissimo freddo.
Ho mangiato della vellutata di zucca e bevuto del the molto buono, un the Cileno o Argentino non ricordo, ero sicura che avrei ricordato anche il nome ma niente, avrei dovuto scrivermelo.
Il the era molto denso e dolce anche senza aggiungere zucchero, quasi oleoso ma non in senso cattivo, nel senso che faceva molto piacere berlo. Era forte e bollente, servito in enormi tazze di coccio marrone. Ricordo solo che il nome iniziava per KI.
Ho visto uno degli archivi fotogrfici fra i più grandi del mondo e un mio vecchio amico che non incontravo da tanto.
Ho anche finalmente comprato Colpi al cuore, l'ho iniziato a leggere in treno e sembra molto bello. Ora vado a nascondermi sotto le coperte al caldo e a vedere cosa succede nel prossimo capitolo.
Buona notte.

mercoledì 16 dicembre 2009

Mele Bianche

Allora sto leggendo questo libro di Jonathan Carrol, Mele bianche e mi suggestiono molto, è pieno di immagini strambe e leggermente lisergiche, oltre che di sano umorismo.
Ieri è successo che sono andata a fare delle foto in una delle casette delle foto (mi accorgo di non sapere come si chiamano) e sono venute tutte con una specie di aura rossa e azzurra intorno, come un alone che mi avvolge.
Poi quando sono uscita di lì, che già avevo subito pensato al libro di Carrol e a quello che succede al protagonista, mi sono spaventata un pochino, credevo che mi stesse per capitare qualcosa di assurdo, come di incontrare un angelo che mangia solo Junk Food.
Al semaforo mentre cercavo di attraversare la strada un vecchio, che avrà avuto ottant'anni, correva come un pazzo spingendo un altro vecchio che era sulla sedia a rotelle, quasi mi investivano.
Ho pensato, Ecco succedono cose assurde come in Mele bianche, è ora?
Dopo niente, non è successo niente.
Ho avuto la mia lezione d'inglese, sono uscita a bere un aperitivo e poi ho cenato.
Oggi rifaccio le fotografie per i documenti, vediamo.

martedì 15 dicembre 2009

La mia missione odierna

Ho un sacco di quaderni, una decina, quasi, in questo momento.
Alcuni sono già tutti scritti e altri appena iniziati.
Ce n'è anche uno rosso dove prendo degli appunti per una cosa che sto scrivendo.
Sono soprattutto frasi che sento dire in giro e che mi piacerebbe usare oppure parole oppure situazioni su cui costruire una scena.
Stamattina lo rileggevo per aggiungere un paio di cose e ho trovato una frase bellissima che ho preso dal film di Batman degli anni '60.
In una scena d'amore Batman dice Sogno è un progetto per un'ardita azione... e poi sospira languidamente.
Mi ero dimenticata d'averla scritta, devo usarla oggi stesso!
In quello che sto scrivendo c'è giusto un personaggio che potrebbe parlare così.
Almeno spero.

lunedì 14 dicembre 2009

Piccioni sotto la neve

Fuori c'è la neve, la prima dell'Inverno.
Ci siamo svegliati ancora con il buio e ieri era Santa Lucia.
Stamattina ho contato i piccioni che sono sul cornicione della chiesa qui fuori, sono 26 o 27, non sono proprio sicura.
Non so che mi è preso, con il freddo e le neve mi è venuta questa cosa di responsabilità verso i piccioni, se qualcuno non dovesse superare l'Inverno mi sembra carino accorgersene, così per dare un senso al piccione.
Penso che li conterò ogni lunedì mattina.

©Buena Vista Social Club - Chan Chan

domenica 13 dicembre 2009

Ukulele Rosso

Allora ormai è fatta, possiedo un Ukulele.
E' belllissimo, proprio un Ukulele di colore rosso lucido.
Mi sono anche emozionata quando ero al negozio di strumenti musicali e ho dovuto insistere con il signore perché non avevo nessunissima intenzione di provarlo lì, davanti a tutti.
Ci vuole pudore.
Ieri sera le prime due lezioni da Ukulele Mike (che è su youtube), ho imparato ad accordarlo e i primi tre accordi!
Si possono continuamente imparare cose nuove nella vita, anche a 33 anni e anche a suonare uno strumento pur essendo la persona con meno senzo del ritmo che ci sia.
Non dovrò suonarlo bene, solo suonarlo per soddisfazione personale.
I vantaggi dell'Ukulele sono che è allegro, che costa decisamente poco e che c'erano delle grandiose offerte nel negozio di strumenti musicali in Via Marconi.

sabato 12 dicembre 2009

Numeri

Ieri la mia casella di posta segnava -1 messaggi inbox.
Quindi ero in debito con Hotmail, gli dovevo restituire una mail.
Posso arrivare a capire che non siano segnalati tutti i messaggi, non so, che magari ce ne siano 10 e nella casellina sia segnato 9, ma meno uno... voglio dire, siamo nel campo dei numeri negativi... anche volendo, come può succedere una cosa del genere?
Comunque questa cosa, pensandoci bene, mi piace.
Voglio restiture una e-mail, anzi vorrei un servizio di posta per cui la corrispondenza sgradita viene rispedita direttamente al mittente.
Sarebbe bellissimo cominciare la giornata con - 4 messaggi inbox.

venerdì 11 dicembre 2009

Alim e il Succo di Birra

Ieri sera mi sono ricordata che io, la prima persona di Bologna che ho conosciuto quando sono venuta, è stato Alim.
Alim ha un negozio di cibo qui in Via Mascarella e per un sacco di tempo, quando anche Tommaso era in Italia, la sera si scendeva a turno a comprare generi di prima necessità.
Ci perdevamo sempre in discussioni lunghissime con Tommaso e tempo che si decideva cosa mangiare per cena, tutti i Supermarket erano chiusi. Alim ci salvava sempre perché rimaneva aperto fino alle undici e anche più tardi.
Ora non più perché in comune dicono che, o vendi gli alcolici e chiudi alle dieci, oppure rimani aperto, ma per carità niente vino che poi si diffonde l'alcolismo fra i giovani e i meno giovani.
Alim ha due battute tipiche, dice sempre Lei signorina beve solo succo di birra? e poi quando ti fa il conto Sono solo tre milioni di euro!
Ora ci sono quasi sempre i cugini di Alim nel negozio, lui ne ha aperto un altro non so dove, forse verso Via San Vitale. I cugini sono simpatici ma molto meno divertenti di Alim, però, con i vecchi clienti fanno le stesse battute, dicono sempre Succo di Birra.
Ecco, Succo di Birra è un po' lo slogan di Alim e dei suoi negozi.
Forse, ho pensato, in comune non hanno il senso dell'umorismo e fanno tutti spesa da Alim, per questo gli vengono strane idee in testa.

mercoledì 9 dicembre 2009

Paradiso

Oggi per soli due euro (in media un caffè e un dolce qui a Bologna) mi sono portata a casa una bellissima edizione di Viaggio in Paradiso di Mark Twain con illustrazioni di Leo Longanesi.
In copertina c'è scritto Irresistibile assieme agli auguri per Natale.
Dopo Natale cosa facevano, ristampavano le copertine? Vendevano sotto costo? Esaurivano tutto entro il 6 gennaio?

martedì 8 dicembre 2009

Fantômas verrà a prenderti!

Ciao Signora vecchia, grassa e repressa dell'autonoleggio.
Volevo dirti che per colpa della tua ottusità non potrò fare una serie di cose importanti come andare al compleanno di mia nonna e a trovare la mia Cagna Scema.
Volevo anche dirti che mi hai fatto essere triste e piangere in un giorno speciale in cui volevo solo festeggiare una persona importante.
Non ti auguro una brutta vita o cose terribili, Signora vecchia, grassa e repressa dell'autonoleggio.
Non ti auguro nulla anche se per colpa tua e della tua piccola mente perfida e stupida ho dovuto pagare lo stesso quasi tutto il noleggio.
Non ti auguro nulla Signora vecchia, grassa e repressa dell'autonoleggio perché io stasera, mentre ero inconsolabile, guardavo Fantômas di Chabrol e tu non sai neanche chi è Fantômas e quando lui ti troverà e farà quel che andrà fatto non saprai nulla Singora vecchia, grassa e repressa dell'autonoleggio. Non capirai nulla.
Perché la tua vita, Signora vecchia, grassa e repressa dell'autonoleggio è così, non ci capisci mai nulla.
Altrimenti avresti capito che nessuna prefettura mi avrebbe appena rilasciato un cambio di residenza su una patente falsa, o scaduta o manomessa come tu temevi.
Perché altrimenti avresti cercato di aiutarmi invece di rispondere che voi non avete la connessione internet.
Bravi, nel 2009, quasi 2010 mi sembra interessante la vostra politica aziendale. Niente connessione, geniali!
Mi sembra interessante anche la scelta dello stato che con le nuovi patenti manda a casa dei simpatici pezzetti di carta che si rovinano facilmente e poi le Signore vecchie, grasse e represse degli autonoleggi fanno un attimo a scaricare la loro insoddisfazione sulla prima coppia di persone serene che entra lì dentro pensando di passare una settimana tranquilla.
Cara Signora vecchia, grassa e repressa stia tranquilla.
Fantômas finisce sempre il suo lavoro.
Lui sarà più attento e puntuale di me.
Buona notte Signora vecchia, grassa e repressa dell'autonoleggio.
Mi saluti Fantômas.

lunedì 7 dicembre 2009

Polpettone!

Cucinare il polpettone è la mia parte tollerante.
Sono vegetariana da circa quindici anni, ma dicono che il mio polpettone sia buono e allora lo cucino per le persone care.
Non lo mangio, ma lo cucino.

©Caparezza - La mia parte intollerante

sabato 5 dicembre 2009

Argento

Mi sono ricordata che io, una volta, da piccola, ho chiesto bene se quella cosa che c'era nei soldi di carta era veramente un filo d'argento.
Non so bene cosa mi abbia risposto mia mamma, che a essere sincera io a mia mamma da piccola la tormentavo abbastanza.
Dopo è successo che io ho preso dei soldi di carta e ho cominciato a romperli un po' in alto per tirare fuori le striscioline d'argento che erano fragilissime e tutto luminose.
Era una specie di magia questa dei fili d'argento che uscivano dai soldi di carta che invece erano una cosa sporca e mi dovevo sempre lavare le mani dopo che li avevo toccati.
Da piccola avevo pochi anticorpi ma un sacco di senso estetico.

venerdì 4 dicembre 2009

Strabiliante Ossimoro

Oggi il sole credo che non sia sorto, almeno qui a Bologna o almeno su via Mascarella.
Niente sole.
E' buio come appena svegli e poco meno di quando siamo andati a dormire.
Prenderò un altro caffé.
Ieri ho capito che la parola Ossimoro ha nel suo significato etimologioco un modo strabiliante di guardare il mondo.
Ossimoro dal greco oxýmoros: acuto sotto un'apparenza di stupidità.
Ah, dimenticavo, piove.

©Beatles - Rain

giovedì 3 dicembre 2009

BookTrailer 2009

Caro Babbo Natale...
L. Vergari - C. Calia
Black Velvet Editrice
96 pagine - b/n
euro 10,00

On-line here

mercoledì 2 dicembre 2009

Faccende di casa

Bisognava fare le pulizia in casa che proprio no, non se ne poteva più che una cucina così, neanche alla mia cagna scema sarebbe piaciuta.
Allora poi, mentre pensavo a tutte le cose confuse che penso quando pulisco la casa o cucino, ho ripensato che avevo parlato con mia nonna al telefono oggi.
Mi sono ricordata una cosa che forse ora a dirla non sembra tanto importante ma per un verso che non so dire, invece per me lo è.
Quando ero piccola e non c'era ancora mio fratello, che la mia infanzia si divide tutta a prima di mio fratello e dopo mio fratello, un giorno mia nonna mi ha parlato di mio nonno. Me ne aveva già parlato forse, ma quel giorno ho fatto tante domande mi sembra. Nonno non l'avevo mai visto perché era morto prima che io nascessi.
Allora, quel giorno là, un giorno qualsiasi che parlavamo di mio nonno, ho chiesto come era nonno e mia nonna mi ha detto Vai di là, in camera... c'è una foto sulla cassettiera, quello è nonno Aristide.
Io sono andata e per la prima volta, anche se quella fotografia l'avevo vista già tante volte, che poi in realtà le fotografie erano due, ho capito che quello era mio nonno e anche che era morto.
E' stata la sola volta nella mia vita che mi è sembrato normale che le persone morissero.
Mia nonna mi aveva seguito per vedere che facevo, non voleva che fossi triste per nonno.
Penso che gli sono simpatica a mio nonno anche se non ci siamo mai conosciuti.
A me lui è simpatico perché mia nonna lo ama tanto.

martedì 1 dicembre 2009

La Russia ci aspetta!

Oggi volevo scrivere altre cose ma poi è arrivata la mail della mia amica russa di cui avevo già parlato qui e allora basta.
Scriverò solo questo, che presto farò un viaggio a Mosca, è deciso.
Da cinque minuti è deciso.
Quando il clima sarà migliore andremo in Russia e staremo un po' con Ioulia.
Ah, ecco cosa devo fare, il passaporto!

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...