martedì 21 dicembre 2010

Bonne Paix

Ieri sera sono stata a comprare le pizze e il signore, che ormai ci conosciamo, e che è Egiziano e che sa sempre che pizza vogliamo, mi ha detto Buona Pace.

lunedì 20 dicembre 2010

Je me souviens

Quando ero piccola certe volte mi sentivo agitata senza motivo.
Spesso era quando stava per cambiare il tempo o quando avevo la percezione che ci fossero delle novità nell'aria.
Il giorno in cui è nato mio fratello, mi ricordo, che faceva caldo e la mattina ero agitata e poi, cosa piuttosto strana per le mie abitudini, mi sono addormentata nel pomeriggio e quando mi sono svegliata mia zia mi ha preparato pane e nutella e lì, davanti a quella fetta, proprio mentre mordevo mi ha detto che i miei erano usciti, all'inizio ho pensato che fossero andati a fare la spesa, ma poi mi ha detto che erano andati a far nascere mio fratello che ancora non si sapeva che era maschio e quindi ha detto solo il bambino o la bambina.
Anche oggi mi sento così, ma credo che mio fratello non nascerà di nuovo e forse non succederà nulla per tutto il giorno.
Credo che ci siano dei termini abbastanza esatti e poco poetici per descrivere il mio stato oggi, attacchi di colite e ansia mescolati insieme.

giovedì 16 dicembre 2010

La neige à Riccione

Non smetteva di nevicare e la spiaggia era marrone di sabbia fin dove arrivavano le onde e bianca di neve dall'altra parte e io era da quando avevo cinque anni che volevo vedere la neve sul mare.
Il cielo era violetto e l'acqua verde. C'era solo il rumore di metallo che arrivava da un cargo rosso da cui qualcuno scaricava enormi container azzurri.
Sembrava insieme la fine del mondo e qualcosa di straordinario.
Nessuno lasciava altre orme dietro di me e nessuno ne aveva lasciate davanti.
Era come essere all'inizio di un viaggio.

martedì 14 dicembre 2010

Les Votes

Oggi si votava ovunque, in accademia, in senato, alla camera dei deputati, nel condominio. La mia Cagna Scema si è candidata per tutti i posti disponibili e ha vinto. Ha promesso più PremiodiCane per tutti, solo due bagni l'anno e tagliatelle al ragù una volta a settimana. La mia Cagna Scema aveva un programma, non era semplicemente contro, come usa molto in Italia negli ultimi anni.

lunedì 13 dicembre 2010

Ouvrir et fermer les portes

Oggi alla posta mi hanno chiusa dentro per due volte.
La prima appena entrata perché dovevano mettere i soldi nel bancomat e allora Sa siamo tutte donne qui, per paura di rapine si sono chiuse dentro subito dopo il mio ingresso con me che stavo ancora vicino alla porta e non capivo bene che succedva.
Dopo hanno riaperto, ma poi, altri dieci minuti e era orario di chiusura e hanno richiuso tutto a chiave.
Allora quando dovevo andare via mi hanno detto Aspetti che finiamo e poi la facciamo uscire. Non ero contenta ma non ho detto niente, alla posta qui vicino un po' temo le impiegate, sono, diciamo così, per la discussione facile.
Invece io sono più il tipo dalla discussione difficile.

Muzicons.com
©Smash Mouth - Then The Morning Comes

domenica 12 dicembre 2010

Toujours

Imparo lentamente a usare flash, a ritrovare la calma, a pensare a una cosa per volta.
Fuori la luce è già quasi quella del tramonto, dall'altra stanza arriva della musica, penso che presto saremo di nuovo via e a mio nonno e alle case che una volta erano per sempre come dicevamo a cena con un amico architetto, erano per sempre qui e in Argentina e forse quasi in tutto quello che chiamiamo mondo occidentale.
Mia nonna dice che quando mio nonno costruì la caso dove anche io sono vissuta per un po' e dove ancora loro due abitano, verniciò tutte le porte con una vernice per navi, così sarebbero rimaste lucide per sempre. La vernice era così forte e l'aria irrespirabile che lei andò via per qualche giorno, per non intossicarsi. Le porte erano ancora lucide quando le cambiarono per via di certi lavori dopo una cinquantina d'anni.
Quella dei miei nonni è una CasaPerSempre, le nostre, per ora sono case di passaggio, di transizione, fra una città e l'altra, fra un quartiere e il successivo, fra un paese e il prossimo dove stare, dove imparare il nome del panettiere e quello del signore che ti serva il caffé la mattina o una birra a fine giornata.
Mi chiedo se esiste veramente una differenza fra scelte e necessità e cosa succede quando non puoi più distinguere le une dalle altre.
Forse succede solo che la tua vita continua, va avanti.

sabato 11 dicembre 2010

Je suis canadien

L'ultima settimana è stata piena di cose bellissime e di cose piuttosto faticose.
L'ultima settimana è stata un po' come l'ultimo film di Allen, You will meet a Tall Dark Stranger.
Ci sono stati diversi treni, una città sul mare, una cena con dei funghi e del tiramisù buonissimo, dei cani che correvano sulla spiaggia, la famosa Rotonda sul Mare della canzone di Fred Bongusto, un viaggio prima dell'alba, un altro posto sul mare con il cielo grigio, il vento caldo e la voglia di correre e basta, correre più veloci.
Ci sono stati un sacco di caffé presi con molte persone diverse, dei succhi di pomodoro molto piccanti bevuti all'aperto, ma sopra ogni altra cosa c'è stato il mio nuovo mito, il signor SonoCanadese incontrato con il passaporto in una mano, un groviglio di banconote nell'altra era sul mare, d'inverno, di notte su un pontile isolato. SonoCanadese aveva il passaporto e i soldi ma il distributore automatico di sigarette non ne voleva sapere, mancava la sua tessera sanitaria. Ho usato la mia e l'ho aiutato con il resto che non c'era e così ha preso due pacchetti di sigarette. SonoCanadese rideva un sacco, ripeteva spesso SonoCanadese e ci siamo pentiti tantissimo di non averlo invitato a bere qualcosa al bar dell'albergo lì di fronte. Cosa ci faceva un canadese in una sperduta città di provincia italiana su un molo isolato e raggiungibile solo attraverso un sottopassaggio pedonale alto meno di un metro e cinquanta che per passare ti devi tutto abbassare e se qualcuno non ti dice, Sì, è lì che si passa tu non proveresti mai ad andare da quella parte?
Forse ora anche lui si sta chiedendo la stessa cosa di noi...

lunedì 6 dicembre 2010

Je me sens bien

Le mie coltivazioni di piante aromatiche indoor non vanno tanto bene.
L'aneto direi che non sta proprio in forma, eufemisticamente parlando.
Il basilico e il prezzemolo resistono ma sono piccolissimi e non crescono.
L'erba cipollina è in realtà tre fili di erba cipollina che mi guardano spauriti.
Sono in compenso nate delle strane muffe intorno ai vasetti.
I piccioni tentano tutti i giorni di entrare in casa quando apro la finestra al mattino. Credo che rispetto allo scorso anno siano diventati più freddolosi, oppure più impavidi oppure vogliono mangiare le mie piante aromatiche.
Ho appena bevuto un enorme caffé con panna insieme a un amica che se ne andava a lezione, ho un nuovo vasetto di marmellata di ciliegie da mangiare a colazione, un piano per i prossimi due giorni e una versione di flash un po' vecchia ma ottima per imparare.

©Cake - Mahna, Mahna

domenica 5 dicembre 2010

L'Abricot

Qualcuno in strada parlava ad alta voce.
In strada ora invece c'è troppo silenzio.
Una volta quando eravamo piccoli ci arrampicavamo sull'albero di albicocche con mio fratello, c'era una resina a un certo punto e la raccoglievamo. Mio nonno diceva che la resina gialla e rigonfia e profumata sul tronco era una malattia dell'albero ma a noi sembrava una cosa bellissima, quasi magica.
Delle albicocche così buone non ne abbiamo più mangiate.

sabato 4 dicembre 2010

Tourner à...

Tornare a casa stanchi e soddisfatti, con il vento freddo che diventa ghiaccio e un libro già pronto per la lettura nel letto.
Domani poi si penserà a tutto il resto.
Per ora non è ancora domani, per ora c'è la casa, il letto, dei nuovi fumetti e lo stare vicini.

giovedì 2 dicembre 2010

Nouveauté

Fatico ancora ad abiturarmi ai nuovi ritmi e ai nuovi impegni... scrivo poco sul blog, non dormo abbastanza e sono sempre in giro da una parte all'altra della città ma va bene, ancora riesco a fare tutti i pasti e una doccia al giorno.
Da lunedì a oggi è successo che abbiamo visto un film di Gamera, uno di quelli con i bambini e per i bambini, con il bambino europeo per cercare di vendere in film anche al mercato occidentale, quindi direi uno dei miei preferiti con un design anni settanta, dei vestiti bellissimi e i mostri con gli occhioni!
C'è stata la presentazione del libro di ricette con dentro quella di mia nonna e un po' mi sono emozionata a guardare le foto dei cuochi che la preparavano.
Ci sono le proteste degli studenti, dei precari e il parlamento in vacanza per via della crisi, come se fosse tutto normale.
Presto dalla Spagna arriverà North Pole, Alaska 99705 e siamo tutti in trepidante attesa.
Stiamo guardando anche i vecchi Arsène Lupin e io li adoro!

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...