venerdì 30 aprile 2010

Rumori a primavera

Da un po' ci sono sempre questi rumori in casa, di notte.
Cadono le cose, si sentono suoni, bip di computer anche se sono tutti spenti e forse devono essere quelli dei vicini e poi un rumore costante di fondo che non lascia riposare bene.
Non lo so se una casa può improvvisamente diventare rumorosa o cosa.
Come succede che tutto insieme arrivano i rumori?
Ieri ho scoperto il nome del cane della signora che sembra calma ma poi prende a bastonate le auto e i passanti.
Ne avevo già scritto qui.
Poi non lo so, deve essere la stanchezza, il sonno, i rumori notturi o la primavera e l'ho dimenticato.
Potrebbe chiamarsi una cosa tipo Gino, la signora diceva Andiamo Gino che bisogna andare a casa e non ti lamentare.
Gino non si lamenta mai, a me sembra.

©Violent Femmes - Fat

giovedì 29 aprile 2010

Il Libro Ritrovato

Era da tantissimo tempo che cercavo di ricordarmi il titolo e l'autore del mio libro di letture della prima media. Lo avevo perso quasi subito. Era un libro che mi faceva ridere tantissimo e che aveva degli sventurati e improbabili cavalieri come protagonisti, almeno mi sembrava di sapere così.
Poi erano circa tre anni che ogni sei mesi, qui a casa, dicevamo di guardare uno sceneggiato rai degli anni '70 con Carmelo Bene, ma poi non lo guardavamo mai.
Alla fine ieri sera lo abbiamo visto e ho scoperto che il libro e lo sceneggiato erano la stessa cosa.
Nel senso che lo sceneggiato era tratto da un libro che era proprio quello che cercavo di ricordare.
Storie dell'anno Mille di Luigi Malerba e Tonino Guerra.
Ora lo so.

mercoledì 28 aprile 2010

Troppo Popoloso

I piccioni stanno rifacendo il nido.
Mi chiedo come mai, di tutti i piccioni che vivono qui di fronte, ci sia solo un nido.
Perché non ne fanno un altro?
Perché continuano a litigarsi, tutti, sempre lo stesso nido?
Ma poi io perché faccio queste domande?
Che ne so io dell'organizzazione sociale dei piccioni?
Magari fanno un nido e un figlio a stagione per evitare problemi di sovraffollamento.
Non lo so.
Ho voglia di un pic-nic e di non pensare a niente.

©Nino Ferrer - Les cornichons

martedì 27 aprile 2010

Nuclear Beatles

Stamattina alla radio dicevano che ci sarà uno spot in tv per convincere gli italiani che il nucleare è bello, che il nucleare porta ricchezza, che il nucleare è giusto.
Lo spot lo faranno intervistando i francesi a favore del nucleare e che si accaparrano le centrali elettriche come se fossero la tappa di un tour di qualche rock band famosa, tipo i Beatles.
Mi piace l'onestà e il rigore morale di questo paese.
Una volta tanto si dicono le cose come stanno e non ci si vergogna di usare la parola spot o propaganda.
Che poi in pochi si lamentino o lo notino è tutto un altro discorso.

lunedì 26 aprile 2010

Plum-cake a colazione

Ci sono diversi aspetti infantili dentro di me.
Non è detto che sia sempre un male o che lo sia in assoluto, almeno così dicono gli esperti ma questo è un discorso troppo lungo.
In ogni caso la mattina mi alzo con meno fatica dal letto se penso che c'è un dolce che mi piace da mangiare.
Stamattina c'era il plum-cake con dentro i resti dell'uovo di cioccolata, lo avevo preparato ieri sera quando siamo tornati da Roma proprio perché così oggi era bello svegliarsi e trovarlo.
Oggi mi sento come quando alle elementari tutto insieme una mattina vai a scuola e ti accorgi che è primavera che presto ci saranno meno compiti e poi niente e poi le vacanze e pensi che sia bello e che passerai un sacco di tempo in giardino.

©Gene Phillips - Hey Bartender

domenica 25 aprile 2010

La lingua emotiva del 25 aprile

Da piccola mi ricordo che mia mamma mi faceva sentire questa cassetta, erano canti anarchici e rivoluzionari.
Non li capivo bene ma già allora su di me avevano una fascinazione tutta speciale.
Allora salivo sull'aspirapolvere e usavo il manico come asta del microfono e le cantavo.
Un po' in italiano e un po' in inglese.
Avevo tre o quattro anni e l'inglese non lo sapevo.
Il mio inglese era solo una lingua emotiva, direi.
Comunque quando risento quelle canzoni là, io un po' mi commuovo e un po' mi vergogno di commuovermi e un po' anche no che mi sembra bello che mi commuovo.
Non so.

sabato 24 aprile 2010

Rumori & Modernariato

Prima di partire, a Bologna, una notte è caduto qualcosa e si è sentito un gran rumore.
Ho preso molta paura e non è stato subito semplice capire che il vaso di vetro in terra era caduto perché sopra di lui era a sua volta caduto quel robo di plastica traforato che vendono all'ikea e che è usato per conservare i sacchetti della spesa.
Qui a Roma, stanotte, c'era un rumore, tutta la notte, che non si riusciva a capire. Sembrava che qualcuno spazzasse continuamente via l'acqua dal terrazzo, ma non c'era nessuno fuori.
Solo la pioggia, piove da 38 ore ormani.
Mi è venuto in mente che quei robi lì dell'ikea, quelli per le buste forse fra un po' li svenderanno, dal 2011 anche da noi in Italia, mi sembra di aver letto, non si potranno più usare sacchetti di plastica. Solo borse di stoffa, buste di carta o i sacchettini biodegradabili che non è che abbia un senso conservarli, si rompono sempre tutti quando li porti a casa e ci togli la pasta e la verdura da dentro.
Abbiamo in casa un potenziale oggetto da modernariato.
Dovremmo averne più cura da domani in poi.

venerdì 23 aprile 2010

Umbrela

A casa dei miei nonni è incredibile, c'è sempre un sacco di gente.
Loro sono due e stamattina sono passata per un rapido saluto, in meno di dieci minuti siamo diventati in cinque più un cane.
A Roma piove, una classica giornata di pioggia, per due minuti ho pensato Che bello una classica giornata di pioggia romana, poi mi è subito passato lo slancio poetico... devo attraversare la città e tutto sarà paralizzato dal traffico.
Questa cosa che quando piove a Roma è il delirio nessuno l'ha mai capita, ovviamente nemmeno io.

mercoledì 21 aprile 2010

Intimità al contrario

Siamo stati a fare delle foto e a passeggiare per una parte di Bologna che non so bene che parte sia, ma che mi piace tantissimo.
Non sembra Bologna, non ci sono i portici, non c'è molto traffico, le case hanno un giardino e sono molto belline, quasi tutte costruite con mattoni rossi.
Nei cortili c'erano anche animali domestici, come cani e gatti.
Sembrava tutto caldo e luminoso e ocra.
Si poteva vedere il cielo se alzavi gli occhi e gli aerei lasciavano le scie rosa del tramonto.
Era come essere in vacanza restando in città.
Un signore era in bagno e si lavava i denti, aveva chiuso la porta del bagno per avere la sua intimità e aperto la finestra che dava sul cortile e poi sulla strada.
In quel momento, quel signore là, era in un certo modo più vicino a noi che guardavamo il suo dentifricio rispetto alla sua famiglia tutta chiusa nelle altre stanze.

©Max Dicarlo - Happy Holydays

martedì 20 aprile 2010

Una nonna di Parma come Leo Ortolani

Ieri c'è stata l'ultima lezione con i bambini del corso di fumetto.
Uno di loro mi ha detto se io lo potevo capire quanto a lui gli piacevano i fumetti, che lo facevano sentire bene, che li metteva sul comodino la mattina e la sera non vedeva l'ora di andare nel letto per leggerli che niente gli piaceva come stare lì a leggere i fumetti.
Gli ho detto di sì, che lo potevo capire e mi sembrava di rivedere me con i libri alla sua età e mi sembrava di vedere qualcuno che ho conosciuto già adulto a quell'età.
Il bambino mi ha chiesto anche se Leo Ortolani era italiano o francese come Sfar, quando gli ho detto che secondo me Leo è di Parma lui è come impazzito, non la smetteva di ripetere Mia nonna è di Parma... forse allora lo incontro un giorno Leo Ortolani... Mia nonna è di Parma... come Leo Ortolani, di Parma.
Una cosa che non ho detto al bambino, per non rovinargli la sorpresa, è che con un po' di fortuna, quella sensazione lì, di metterti nel letto a leggere e di sentirti sicuro, qualsiasi cosa sia successa durante il giorno, ti rimane anche da grande.

lunedì 19 aprile 2010

Tecnologia estrema

Ho sentito al radiogiornale che le autorità ecclesiastiche ne scongliano fortmemente l'uso.
Pensare che da un po' di giorni desideravo uno smart phone.

domenica 18 aprile 2010

Testa con l'acqua sciacqua

Si direbbe che io continui ad averla.
Qui dormono tutti, io ho già preso due caffè, scritto un po' di mail e ora dovrei saggiamente approfittare del silenzio e della calma per finire il mio affascinante e gratificante lavoro odierno. Se essere gosth-writer è romantico, fare il gosth del gosth-writer è solo economicamente svantaggioso.
Esiste un sindacato dei gosth-writer?
E dei great-gosth-writer?
Non lo so, credo di no.
Però avevo letto questo libro qui una volta e mi era piaciuto, adesso non ricordo il titolo, era un romanzo rosa con lo sceneggiatore fallito che lavora come gosth writer e risolve un caso di omicidio in California e si innamora.
Faceva caldo mentre lo leggevo ed era primavera e il libro mi rilassava e quando l'ho finito di leggere mi è successa una cosa bellissima, ora che ci penso.

sabato 17 aprile 2010

L'acqua sciacqua

Mi hanno detto che ce l'ho nella testa, oggi.
In realtà non è vero, è solo colpa delle pioggie acide.

©Gene Kelly - Singing in the rain

venerdì 16 aprile 2010

Cattiva Maestra

-Adesso vai su da nonna a guardare la televisione
-Non voglio guardare la televisione...
-Dai, che io ho da fare, ti piace guardare la televisione
-No.
-Se guardi c'è qualcosa di bello.
-Andiamo ai giardini?
-No, devi andare da nonna a guardare la televisione.
Per dire, io ho guardato un sacco di televisione da piccola, tantissima.
Ora non l'abbiamo in casa e siamo contenti di non averla.
Non sono comunque contraria per principio alla tv, però ecco, insistere così come quel papà con quella bambina che mi stavano davanti sotto al portico ieri pomeriggio, mi sembra un po' brutto.

giovedì 15 aprile 2010

My Way

Tornando a casa, in autostrada, c'era un sole rosso ed enorme che forse io così grande, il sole, non lo avevo mai visto.
Che forse io, ieri, per una volta ero esattamente dove avesse un senso essere.
Quello che resta e quello che lasciamo, in un certo senso, è solo quello che ci sta dentro, che se sei troppo distratto non lo vedi sempre bene.

©Frank Sinatra - My Way

mercoledì 14 aprile 2010

Indirizzo Sconosciuto


Così per una settimana diceva il corriere che doveva portarci un pacco.
Prima pensavamo di vivere in centro e in una via piuttosto famosa.
Per un po' ci sono venuti anche dei dubbi sul nostro egocentrismo.
Poi stamattina finalmente è arrivato.
Non siamo più indirizzo sconosciuto, anche se faceva molto post-romantico/radical-chic.
Ora siamo solo due persone furiose: quindici giorni per consegnare un pacco e dentro hanno dimenticato di metterci una parte delle cose acquistate.

martedì 13 aprile 2010

Ero nel posto giusto

E' stata una giornata difficile quella di ieri.
Sono rimasta anche a piedi per via dello sciopero.
Il mio umore non era buono e mi sentivo piuttosto triste e fuori luogo in qualsiasi posto, anche a casa.
Con i bambini è stato bello, però.
Mi hanno chiesto dove possono trovare i fumetti di Krazy Kat e quando la lezione è finita sono rimasti a disegnare la loro storia.
Ho chiesto ai genitori che erano fuori di entrare, gli ho detto che potevano aspettarli dentro se volevano, che io, erano già le sette e mezzo e purtroppo dovevo andare.
Ecco, mentro ero lì e i bambini disegnavano e c'era silenzio e un senso di armonia nel muoversi e nel parlare, io sono stati gli unici momenti nella giornata di ieri che non mi sono sentita sfasata.
Ero nel posto giusto.

©Serge Gainsbourg - 69 Année Érotique

lunedì 12 aprile 2010

Krazy Kat for dummies

Per altri due lunedì, tre in tutto, lavorerò con dei bambini.
Raccontiamo delle storie insieme, parliamo di fumetti e inventiamo dei personaggi.
Hanno solo dieci anni ma fanno delle domande difficilissime.
Le domande dei bambini sono sempre le più difficile, senti insieme la responsabilità morale di non mentire ma anche quella di dirgli qualcosa che sia comprensibile e adatta alla loro età.
Oggi comunque credo che gli parlerò di Krazy Kat, il mio fumetto preferito in assoluto.

domenica 11 aprile 2010

Sabbiuno

Oggi siamo stati tutto il giorno in giro con degli amici che arrivavano dalla Germania, dall'Inghilterra e dall'altra parte della città.
In montagna abbiamo visto, credo, l'ultima neve dell'anno, era in un bosco.
La ragazza più giovane dalla Trattoria Amelia si ricordava che non mangio carne e mi ha dato il piatto più grande di tortelloni ai porcini.
Sul calanco di Sabbiuno era pieno di violette e di narcisi.
Abbiamo passato due volte il confine fra Firenze e Bologna.
Ho bevuto dell'acqua di sorgente ghiacciata.
Il sole è tramontato sulla strada del ritorno e scomparso dietro a una montagna mentre eravamo seduti sul Sasso.
Dei cani pastori abbaiavano e somigliavano molto a Africa la Cagna Scema, però loro lavoravano da cani pastori.
Africa invece fa finta di lavorare come cane pastore, si ricorda solo quando andiamo fuori tutti insieme e uno di noi si allontana.
Anche se avevo male alla testa è stato bellissimo lo stesso.

sabato 10 aprile 2010

Da una parte all'altra

Il letto non siamo riusciti a montarlo (non del tutto almeno), però ieri in strada c'era così tanta gente che Via Mascarella sembrava come il giardino di casa tua una sera di primavera in cui fai una festa e tutti parlano e tutti si incontrano e tutti si muovono da una parte all'altra.

© Dean Martin - Sway

venerdì 9 aprile 2010

Buon propososito

Svegliarsi quando ancora tutti dormono ha dei pregi.
C'è silenzio, guardi il sole fuori, la primavera che ha risvegliato l'agitazione amorosa dei piccioni e ora sono sempre in giro a far cose e non stanno quasi mai sul cornicione a guardare di sotto o nel mio studio.
Alzarsi presto porta con sé anche un tempo vuoto, una specie di attesa che riempi con tutti i pensieri, almeno nel mio caso, che avevi lasciato in attesa.
Faccio un sacco di pensieri distratti solitamente e poi nei momenti giusti o anche in quelli meno giusti ritornano.
Ecco, stamattina c'era una specie di ingorgo nella mia testa e non mi potevo concentrare su niente.
No sul caffé non sui dolci della colazione no sul gr di radio popolare.
Niente.
Ora mi faccio un altro caffé e poi mi metto a lavorare.
Prima di sera bisogna montare il letto.
Mi chiedo preoccupata come faccia un letto grande a stare in due scatole piatte più una strana trave di zinco.
Poi mi ricordo che è un letto ikea e mi rassicuro.
Sarà sufficiente che ci siano tutti i 7434 pezzi.
Almeno le doghe spero siano intere.
Buon proposito della giornata: non pensare ai pensiari distratti mentre si monta il letto.
Non sarebbe piacevole che la struttura crollasse nel cuore della notte.

©The Stranglers - All Day and All of the Night

giovedì 8 aprile 2010

Quality Street

Ieri mi sono ricordata improvvisamente che io è tantissimo che non ricevo una scatola di Quality Street.
Chissà chi era che da piccola mi rimpiva di queste scatole di latta rosa piene di dolci buonissimi e tutti diversi fra loro.
Poi uno cresce che non si adatta mai bene.
Dico io che è normale che ti senti sempre un po' fuori posto se passi la tua infanzia a rivecere scatole di Quality Street da non si sa chi.
Ora chiamo mia mamma.

mercoledì 7 aprile 2010

Solo

Oggi così.
Penso all'Alaska, al silenzio e a Un Medico tra gli orsi.
Anche solo al silenzio.
Anche solo alle renne.

martedì 6 aprile 2010

Perline

Ieri improvvisamente la mia collana con tutte le pietruzze di vetro si è rotta.
Camminavo in strada e ho sentito questo rumore, come di pioggia o grandine o sassi.
Ho alzato gli occhi al cielo ma poi ho capito che era la mia collana.
Abbiamo raccolto quasi tutte le pietruzze ancora intere.
Per fortuna sono passati un gruppo di bambini e ci hanno aiutato.
Certe volte i bambini sono soprendentemente solidali.
Si chiama infanzia quasta cosa qui dell'essere solidali e di fare qualcosa senza uno scopo, un motivo o il peso di un'aspettativa sociale.

domenica 4 aprile 2010

Summerhill


Ieri mi è venuto in mente che a me, un libro che ha cambiato molto del mio modo di vedere il mondo e l'educazione e la libertà, è stato I Ragazzi Felici di Summerhill.
Vorrei farci un fumetto.
Anzi, se qualche editore fosse interessato io sono qui.

sabato 3 aprile 2010

Prima di Pasqua

La Pasqua avrebbe veramente un senso se anche da noi fosse uso la caccia alle uova.
Vorrei una caccia alle uova domani mattina, please.
Conigli pasquali siete avvertiti.
C'è un desiderio da esaudire qui in Via Mascarella.

venerdì 2 aprile 2010

Venerdì Santo

Da piccola, non so... il venerdì prima di Pasqua mi sentivo sempre che mi assaliva l'ansia, mi veniva da pensare che la fine del mondo fosse vicina e che il vuoto prendesse tutto.
Non sono sicura che prima dei dieci undici anni sia una buona cosa ricevere un'educazione religiosa di qualsiasi tipo.
La morte, fino a una certa età, è un argomento difficile con cui fare i conti e bisognerebbe che i bambini ne parlassero solo con persone molto attente.
Le religioni tutte in un modo o nell'altro racccontano della morte.
In ogni caso oggi quasi tutto a ripreso a funzionare nel mio blog.
Il cielo è azzurro.
Il mondo non sta per finire

©Eels - I Need Some Sleep

giovedì 1 aprile 2010

Spam a colazione

Oggi a colazione parlavamo di Spam e di carne in scatola.
Fuori i piccioni sono indecisi sul da farsi.
Un po' è primavera e un po' no.
Mi è venuta curiosità sull'organizzazione sociale dei piccioni.
Hanno un capo?
Sono una dittatura?
Una monarchia democratica?
Di fatto il piccione che era nato lo scorso anno e che non era brutto perché piccolo, ma brutto perché brutto, mi sembra essere socialmente svantaggiato.
Per dire, se nevica lui è sempre quello che sta di lato e mai al centro del cornicione sotto la grondaia.
Anche la società dei piccioni è tutta apparenza?
Speriamo di no!

L'autre

L'autre est toujours plus riche, intelligent, beau, séduisent que moi. Mieux élevé, hébergé, habille, employé. L'autre est...